Diceva Mark Twain : "Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che
crediamo sia vero e invece non lo è."
Si fa un gran parlare della sovranità
monetaria, la maggior parte delle persone è convinta che lo Stato Italiano
l'abbia ceduta. Ma è vero ? E soprattutto a chi è stata ceduta ?
Proviamo a fare un po’ di chiarezza partendo
dalla definizione : "In diritto
costituzionale per sovranità monetaria si intende il diritto o potere da parte
di un soggetto giuridico (tipicamente uno Stato) di emettere o stampare moneta
in linea con le sue scelte di politica monetaria (la proprietà e/o la gestione
del bene monetario e del soggetto delegato ad emettere/stampare moneta)."
Oggi la definizione più generale di
signoraggio è la seguente :
"Per signoraggio viene comunemente inteso
l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta. Per le banche
centrali, il reddito da signoraggio può essere definito come il flusso di
interessi generato dalle attività detenute in contropartita delle banconote in
circolazione o, più generalmente, della base monetaria.".
Diamo anche per scontato che per moneta
intendiamo, nell'ambito del sistema dell'Eurozona, tutti gli strumenti monetari
a nostra disposizione per effettuare i pagamenti, cioè le monete metalliche, le
banconote e la moneta bancaria o creditizia emessa dalle banche.
Le persone sono convinte che la sovranità
monetaria ce l'abbia la Banca Centrale Europea, o la Banca d'Italia che ne è
parte integrante all'interno dell'Eurozona, e quindi che sono loro che
percepiscono il signoraggio sulla moneta che usiamo.
Per verificare se questo è vero, proviamo a
chiederlo prima di tutto a loro.
Già nel 2002 Duisenberg, in questa intervista
che trovate QUI,
aveva così risposto alla domanda di cosa ne pensava della proposta di Giulio
Tremonti, allora Ministro dell'Economia, di emettere banconote da 1 e 2 euro
anziché moneta metalliche : "In
linea di principio non abbiamo nulla contro di essa, ma stiamo valutando le
implicazioni e spero che il signor Tremonti si renda conto che se tale
banconota dovesse essere introdotta, avrebbe perso il signoraggio, che va con
esso."
Allora c'è una differenza in merito alla
percezione del signoraggio tra le moneta metalliche e le banconote ? Certo, lo
chiarisce la Banca d'Italia che spiega QUI
il signoraggio e la sovranità monetaria :
"Oggi,
quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali,
le quali tuttavia
lo riversano poi agli Stati,
titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza
consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è
prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare
beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il
controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando
invece è la banca
centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che
include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca
centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche
commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o
utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le
attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del
bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività
fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse."
Ma arriviamo all'affermazione più sorprendente
che la BCE abbia mai fatto, quando poche settimane fa, Peter Praet, membro del
Comitato esecutivo della BCE, intervistato da due giornalisti di Repubblica,
alla domanda se in linea di principio la BCE potrebbe stampare assegni e
inviarli alla gente, ha così risposto (potete trovare l'intervista integrale QUI)
: "Sì, tutte le banche centrali
possono farlo. È possibile emettere moneta e distribuirla alle persone. Questo
è "Helicopter Money" (ndr Denaro dall'elicottero). L'Helicopter Money
darebbe alla gente una parte del valore attuale netto del signoraggio futuro,
il profitto che si realizza sulle future banconote."
Quindi in sostanza sia la Banca d'Italia che
la Banca Centrale Europea sono concordi nel sostenere che la sovranità monetaria
è dello Stato e dei cittadini, che quindi sono loro i destinatari ultimi del
signoraggio, sia quello primario incassato direttamente dallo Stato con la
creazione di monete metalliche, come differenza tra il loro valore nominale ed
i costi sostenuti per il conio, ma anche quello secondario derivante dalla
emissione delle banconote da parte della BCE, ovviamente sempre detratti i
costi di gestione di questa emissione.
Quindi, dopo una analisi più approfondita, sembrerebbe
che la sovranità monetaria sia ancora dello Stato Italiano e quindi dei suoi
cittadini, ma allora perché non viene esercitata per risolvere i problemi di
scarsità monetaria ? Perché ci ripetono che non ci sono soldi ?
In realtà ci stiamo dimenticando una fetta
consistente della moneta che usiamo, la moneta bancaria o creditizia, che
attualmente è circa il 93% di tutta quella che usiamo.
Ma la moneta bancaria è una vera e propria
moneta ? Certamente è una moneta perché viene normalmente accettata come
strumento di pagamento, non solo nello scambio di beni e servizi, ma anche per
pagare le tasse.
Però è una moneta particolare, non è certo
ancora una moneta legale ed il suo valore deriva dalla promessa della banca che
ce la cambierà in moneta legale, cioè banconote e monete metalliche.
Quindi non si può parlare di sovranità
monetaria, perché in realtà non viene creata una nuova quantità di moneta, ma
un credito/debito che la banca garantisce sarà sempre cambiabile in moneta
legale. Comunque su tutto questo credito creato dal nulla dalle banche con i
prestiti, viene comunque percepito un reddito che non si chiama signoraggio, ma
interesse.
Quindi è vero lo Stato ha ancora la sovranità
monetaria sulla moneta legale, cioè sulle moneta metalliche, dove il
signoraggio viene percepito direttamente, e sulle banconote, dove il
signoraggio viene percepito in prima battuta dalla BCE, per poi essere girato
alla Banca d'Italia e quindi allo Stato.
Ma queste due moneta sono estremamente scarse
ed insufficienti a garantire tutti gli scambi economici di cui abbiamo bisogno,
in quanto rappresentano solo il 7% di tutta la moneta che usiamo.
In realtà poi sia le monete metalliche che le
banconote, vengono fornite al sistema bancario che in seguito le immettono nel
sistema economico attraverso i prestiti, incassando un signoraggio ben maggiore
che non viene quindi percepito dallo Stato.
Quindi in definitiva, pur avendo ancora lo
Stato la sovranità monetaria sulla moneta legale, questa viene comunque gestita
dal sistema bancario il quale la immette nel sistema economico solo ed
esclusivamente con i prestiti sui quali percepisce un ben più alto interesse.
Inoltre la moneta legale è anche scarsa, per
cui siamo costretti ad utilizzare grandi quantità di moneta bancaria, questa sì
creata solamente dal sistema bancario privato, visto che in Italia non ci sono
più banche pubbliche.
Ma ripetiamo, se la sovranità monetaria è
ancora dello Stato Italiano e quindi dei suoi cittadini, perché non viene
esercitata per risolvere i problemi di scarsità monetaria ?
Se lo Stato ha la sovranità monetaria, vediamo
quali potrebbero essere gli strumenti monetari che possono essere creati per
risolvere i problemi della propria economia e che non sembrano incompatibili
con i Trattati europei anche dell'Eurozona :
- monete metalliche di valore superiore a 2
euro, che la BCE deve approvare come quantità (art.123 comma 2 del TFUE);
- biglietti di Stato di qualsiasi valore,
perché il TFUE dà alla BCE l'esclusiva solo delle banconote (art.123 comma 1
del TFUE);
- moneta elettronica o carte di credito di
Stato, che non sono prese in considerazione dai trattati (si parla solo di
moneta metalliche e banconote, tant'è che le banche possono creare moneta
elettronica senza limiti, figuriamoci se non può farlo uno Stato, che però ha
il vantaggio che la può mettere all'attivo del suo bilancio perché ha la
sovranità monetaria);
- moneta a valenza fiscale, in quanto in base
ai Trattati Europei la sovranità tributaria è ancora di competenza esclusiva
degli Stati nazionali.
La motivazione per cui lo Stato Italiano
potrebbe e dovrebbe procedere all'utilizzo di questi strumenti monetari per
risolvere i problemi economici, derivano dalla verifica che gli strumenti
monetari di cui è stata fornita la BCE, non gli hanno permesso fino ad oggi di
raggiungere gli obiettivi che sono stati stabiliti dall'art. 127
del TFUE :
- compito primario della BCE è quello di
raggiungere l'obiettivo principale della stabilità dei prezzi, con un livello
d’inflazione intorno al 2%;
- fatto salvo questo obiettivo, impone anche di sostenere
le politiche economiche generali nell'Unione, al fine di contribuire alla
realizzazione degli obiettivi dell'Unione definiti nell'art. 3 del Trattato
sull'Unione Europea, che sono tra gli altri una crescita
economica equilibrata e la piena occupazione.
Ovviamente la risposta al perché la sovranità
monetaria, che ancora abbiamo, non venga usata per risolvere i problemi della
crisi economica, è perché l'attuale classa politica ha come obiettivo solo gli
interessi del sistema bancario e finanziario e non certo il benessere di tutti
i suoi cittadini.
L'assurdità di questa situazione è che
comunque la sovranità monetaria è ancora nostra, ma i soldi per noi e per
l'economia reale non ci sono mai.
Articolo di Fabio Conditi