martedì 14 giugno 2016

I DIALOGHI - 2° Parte

Tra crisi e moneta, quando la matematica si confonde con la filosofia della vita
ciclo di interviste con il Presidente di Moneta Positiva, Fabio Conditi

Domande di Claudio Pisapia

Riprendiamo un attimo il discorso del signoraggio, tu avevi fatto una differenza tra signoraggio primario e signoraggio secondario. Quello primario, di cui non si parla, è quello che rappresenta il reale problema perché rappresenta il valore maggiore, in quanto è la differenza tra il suo valore nominale ed il costo di emissione.
In pratica è quanto realizzo con la cifra scritta sulla banconota, detratto il costo della stampa della banconota. Una emissione con queste premesse, crea debito per la comunità …
Per quanto riguarda il debito della comunità, esso si accumula perché lo Stato esercita la sua sovranità monetaria solo sulle monete metalliche, che sono solo lo 0,6% del totale del denaro che usiamo, mentre per finanziarsi ha bisogno di cifre ben più consistenti e l'unico modo che ha di reperire queste somme, con l'attuale sistema, è emettere Titoli di Stato sul mercato finanziario ed aumentare il debito pubblico.

Mentre le banconote, che sono emesse dalla BCE, non vengono immesse direttamente nel circolo economico, cioè spese dallo Stato, ma semplicemente prestate. Quindi io le stampo spendendo poco e queste mi devono essere restituite al valore facciale ?

Si,  tutto ciò che viene emesso dalla BCE viene immesso solo attraverso il prestito, alimentando un debito pubblico e privato matematicamente inestinguibile. Infatti le banconote emesse dalla BCE, per loro natura e origine storica, possono essere solo “prestate” al sistema economico e quindi non possono realizzare un signoraggio primario, che invece è storicamente (ma anche attualmente) legato alle monete emesse dallo Stato, ovvero sia le monete metalliche e i Biglietti di Stato.
Questo discorso vale anche dal punto di vista della contabilità, infatti le banconote emesse vengono  segnate al passivo del bilancio della BCE, perché rappresentano la promessa che la BCE può cambiarle in qualunque momento in moneta di Stato, anche se è stata eliminata la scritta “Pagabile a vista al portatore” per non doverla scrivere in tutte le lingue. Solo una moneta emessa da uno Stato, può produrre un reddito da signoraggio primario, mentre la banconota emessa dalla BCE per sua natura e storia non può farlo.

Cioè vuoi dire che se la banconota viene emessa dalla BCE genera debito perché viene offerta come prestito da restituire, mentre se la emettesse uno Stato e la spendesse genererebbe un signoraggio primario? Quindi con un guadagno netto a favore dello stesso Stato e dei cittadini?
                                                                                                                                             
La banconota viene emesse dalla BCE e può essere solo prestata, ma mai spesa direttamente dopo la creazione. Solo i Biglietti di Stato o le monete metalliche possono essere emessi e poi spesi direttamente, e lo può fare solo lo Stato. Quindi sulle banconote si può realizzare solo il signoraggio secondario, mentre sulle monete metalliche ed i Biglietti di Stato solo il signoraggio primario e spetta esclusivamente allo Stato. E questo sarebbe indubbiamente un guadagno netto a favore dello stesso Stato e dei cittadini.
Mi viene da sottolineare, giusto per chiarezza, che i Biglietti di Stato sono delle banconote emesse dallo Stato e non dalle banche. La 500 lire di carta emessa da Moro negli anni '60 e '70.
E poi c’è la moneta elettronica …

La moneta elettronica non ha ovviamente costi di emissione. Se fosse emessa dalla Stato, questo determinerebbe un valore di signoraggio primario che sarebbe pari al 100% del suo valore nominale, mentre oggi viene emessa solo dalla BCE e prestata, quindi rappresenta il 100% di debito.

Interessante. E questo direi ci riporta al Quantitative Easing For The People, alla necessità di far arrivare i soldi a chi ne ha veramente bisogno superando la trappola del passaggio attraverso le banche. Fino ad adesso il QE è stata un’operazione per lo più finanziaria e non ha stimolato l’economia reale, quindi non ha funzionato?

In realtà bisogna mettersi d'accordo su cosa significa la frase "non funziona", perché presuppone che siano chiari gli obiettivi che la BCE si prefigge.
Se l'obiettivo è quello di far arrivare denaro all'economia reale, certamente il QE non funziona, anche perché fornisce denaro solo ai mercati finanziari, come tu hai detto, e la teoria del "trickle-down" è ormai ampiamente smentita dai fatti.

Scusa cosa vuol dire "trickle-down"?

Semplicemente dare denaro ai più ricchi sperando che poi loro lo spendano di più nell’economia reale e quindi alla fine arrivino a tutti dei benefici. In pratica si parte distribuendo benefici dall’alto aspettando la ricaduta.

Come dire, a chi ha già da mangiare gli viene fornito un ulteriore pezzo di pane, gli altri si accontenteranno delle briciole che cadranno mentre lui mangia …

In realtà gli obiettivi veri della BCE, mascherati da buoni propositi, erano due :
- stabilizzare il mercato dei Titoli di Stato e tenere sotto controllo il costo del debito pubblico, abbassando gli interessi richiesti dai mercati finanziari;
- sostenere il sistema bancario in difficoltà, attraverso forniture di liquidità a basso costo (ora addirittura negativo!).
Da questo punto di vista, quindi, gli obiettivi sono stati raggiunti. Il QE e la politica dei tassi di interesse hanno funzionato. E’ diventato però evidente a tutti che gli obiettivi civetta che erano stati sbandierati a giustificazione di questi interventi, cioè far arrivare denaro all'economia reale in difficoltà, non sono stati raggiunti.
Da questo punto di vista si è scoperto che "il re è nudo", ora la BCE dovrà mettere in campo altre iniziative nel tentativo di convincere i cittadini europei che quello era davvero il suo obiettivo. Obiettivo, ed è importante ribadirlo, previsto dai Trattati.

Vogliamo dire quali sono gli obiettivi della BCE secondo i Trattati?

L’art. 127 del SEBC stabilisce che l'obiettivo è il mantenimento della stabilità dei prezzi, che è stato stabilito corrisponda a "mantenere l’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo". Inoltre, fatto salvo questo obiettivo, è necessario sostenere le politiche economiche generali dell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi definiti nell’art.3 del Trattato sull’Unione europea, quindi sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale.

Ecco, questa la teniamo perché ho molti commenti da fare su questi obiettivi combinati tra BCE e Unione europea! Torniamo invece al QE. Anche negli USA ha favorito le banche e le istituzioni finanziarie o ha funzionato diversamente?

Le soluzioni adottate dalla FED e dalla BCE sono molto simili ed hanno ottenuto risultati abbastanza equivalenti, iniettare liquidità nel sistema bancario e finanziario per sostenere entrambi.
Visto però che sono sfasate di qualche anno, perché il QE è stato adattato dalla BCE per ultima rispetto ad altre Banche Centrali, conseguentemente anche gli effetti arrivano dopo.

Il debito privato negli USA è aumentato e sta tornando ai livelli pre-crisi del 2008. Cosa vuol dire quando il debito privato aumenta?

Quando nell’economia reale c’è scarsità di denaro, diventa obbligatorio per i privati, fare ricorso al credito, che per forza di cose aumentano esponenzialmente il loro debito privato.
Qui è importante evidenziare che questo è proprio uno degli obiettivi nascosti dietro le manovre delle Banche Centrali e del sistema bancario in generale. Gettare ciclicamente le reti del debito, per poi raccogliere i pesci delle ricchezze dei privati.

Insomma, la riflessione finale sarebbe che i soldi dati alle banche diventano sempre debito per i cittadini...

Dobbiamo chiarire una volta per tutte, che tutto il denaro creato dalla BCE finisce nel sistema bancario, il quale lo immette nell’economia solo ed esclusivamente attraverso i prestiti, creando dal nulla un altro tipo di moneta, la moneta elettronica bancaria, che però costituisce più del 90% di tutta la moneta che usiamo.
Ora, se tutta la moneta che usiamo ci viene fornita solo ed esclusivamente attraverso un prestito, qualcuno da qualche parte ha dovuto indebitarsi e caricare i costi della sua attività con gli interessi che paga al sistema bancario che lo “sostiene” nella sua attività.

E questo vuol dire che …

Ognuno di noi paga un altissimo costo in termini di interesse sulla moneta che usiamo, sia direttamente attraverso i debiti che ciascuno di noi ha con le banche, ma anche e soprattutto indirettamente, pagando un costo per beni e servizi, sul quale sono incorporati anche gli interessi pagati da qualcun altro.

Proviamo a fare un esempio per semplificare?

Io faccio sempre l’esempio dell’acquisto di una casa da una impresa edile: se compriamo un appartamento del valore di 100.000 euro con un mutuo di almeno 20 anni, orientativamente spendiamo in questo lasso di tempo, tra capitale ed interessi, più del doppio. Supponiamo 200.000 euro.
Dobbiamo considerare, inoltre, che dentro il valore dei 100.000 euro sono compresi gli oneri sostenuti dall’impresa per comprare il terreno, anticipare l’acquisto dei materiali, ecc. e su questi acquisti ci sono i costi per interessi sui finanziamenti ricevuti dalle banche per poterli effettuare. E non è finita, bisogna anche considerare che ciò che acquista l'impresa da altre aziende, è stato a sua volta prodotto caricando il prezzo con gli interessi pagati da queste aziende per i finanziamenti ricevuti.
In definitiva si può verificare facilmente che sul prezzo di 100.000 euro, gli oneri finanziari sono almeno il 20-35%. Quindi il costo reale, non considerando gli interessi, sarebbe stato di soli 65-80.000 euro, mentre abbiamo pagato 120-135.000 euro solo per gli interessi, in sostanza circa il 150-200% in più rispetto al costo reale!


Accidenti! Ed ecco spiegato quanto sia grande e grave il problema del debito privato che si potrebbe evitare semplicemente, diciamo così, eliminando questa specie di intermediazione che esiste tra chi crea il denaro e chi lo distribuisce. Oppure impedendo che delle “aziende private” possano gestire un mezzo tanto importante per la vita quotidiana delle persone.