sabato 11 giugno 2016

I DIALOGHI - 1° Parte

Tra crisi e moneta, quando la matematica si confonde con la filosofia della vita
ciclo di interviste con il Presidente di Moneta Positiva, Fabio Conditi

Domande di Claudio Pisapia

Caro Fabio, come sai io ho molti dubbi. Forse in me coabitano, come tu hai detto, sprazzi di vecchia economia che la mia mente fa fatica ad espellere del tutto e vorrei parlarne un po' con te. Magari un confronto può aiutare tutti, anche perché di certe cose non se ne parla mai e quando se ne parla lo si fa in maniera sbagliata, per interessi velati, per scopi politici. Io ne vorrei parlare in maniera semplice e comprensibile.

Peter Praet, capo economista alla BCE, ha dichiarato in un'intervista che il signoraggio spetta ai cittadini. Significa attribuire in fondo a questi ultimi la proprietà della moneta?

Lui ha dichiarato che "L'helicopter Money (ndr significa dare denaro direttamente ai cittadini) darebbe alla gente una parte del valore attuale netto del signoraggio futuro, il profitto che si realizza sulle future banconote". Ed è il proprietario l'unico ad avere il diritto a percepire il reddito che si realizza da qualcosa. Quindi è vero che i cittadini sono i proprietari della moneta ed è questa la scoperta più straordinaria che quell'intervista ha svelato e che potete trovare qui, oltre che pubblicata nel sito della BCE : http://qe4people01.blogspot.it/2016/03/quantitative-easing-for-people.html.

Però scusami, il reddito da signoraggio che attualmente viene girato agli Stati non copre le esigenze attuali dell'economia, non servirebbe per farci uscire dalla crisi.

Se il significato della parola “signoraggio” è quello generale formulato dalla Banca d’Italia, cioè “Per signoraggio viene comunemente inteso l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta.“, allora dobbiamo ricomprenderci anche il signoraggio primario, cioè la differenza tra il valore nominale della moneta ed il costo per crearla, che è molto di più, solo che attualmente viene utilizzato solo nel caso delle monete metalliche.

Possiamo allora affermare che l'importante è il messaggio che ne è uscito e non la quantità?

Certo, ma anche la quantità è molto importante, solo che viene celata preferendo utilizzare principalmente emissioni monetarie a debito (banconote e moneta elettronica solo prestate) e non le emissioni monetarie a credito (monete metalliche o moneta elettronica assegnata agli Stati e non prestate).

Cosa vuoi dire? Che cosa o quanto viene celato? ...e come?

Ciò che viene celato è il signoraggio primario, cioè il valore di cui si appropria chi emette una moneta quando la spende direttamente e non la presta. Questo valore, che corrisponde alla differenza tra il valore nominale della moneta ed i costi per “emetterla”, una volta era molto basso perché la moneta aveva bisogno di una quantità più o meno grande di oro per essere emessa, mentre oggi è molto alto perché non ha bisogno di niente se non del costo di stampa o di conio. Addirittura, nel caso della moneta elettronica, il signoraggio primario è pari al 100% del valore nominale, essendo trascurabile il costo di premere un tasto sul computer.

Vediamo se ho capito. Con il signoraggio secondario, quello di cui parla Praet, lo Stato italiano si vede restituito circa 1 miliardo di euro all'anno, mentre non si parla di tutto il resto.

Il signoraggio di cui parla Peter Praet sembrerebbe limitato al “profitto che si realizza sulle future banconote”, che essendo prestate alle banche, è costituito solo dagli interessi stabiliti dalla BCE, che ora sono addirittura negativi, e dai dividendi dei titoli forniti in garanzia.

Qualcuno dice che nell'economia manca moneta e per farla ricominciare a funzionare si avrebbe bisogno di un deficit annuale del 6%, vorrebbe dire circa 45 miliardi, giusto?

Certamente nell'economia reale c'è scarsità di moneta e per farla ripartire è necessario immetterne più di quanto lo Stato attualmente ne sottrae, mentre ora sta avvenendo l'esatto contrario, con le manovre di austerity, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In realtà il quantitativo del 6% del PIL, che è circa 1.600 mld di euro, è un minimo indispensabile ed equivale a quasi 100 mld di euro all’anno.

Il problema è come creare questi soldi senza che diventino debito pubblico. Se c'è li prestano poi dobbiamo restituirli almeno se vogliamo rimanere all'interno dei trattati dove il debito pubblico è effettivamente un problema.

In realtà il debito pubblico per uno Stato non è mai un problema, perchè si possono creare soldi utilizzando uno dei sei metodi che ho individuato, cui possiamo aggiungerne un settimo, l'emissione di Titoli di Stato che vengono comprati direttamente dalla Banca d’Italia (come prestatore di ultima istanza) e consolidati.

Cosa vuol dire consolidare e hai un esempio?

Lo Stato è un organismo complesso, che non può essere rappresentato solo dal suo bilancio. In realtà ci sono istituzioni controllate e di proprietà dello Stato che rientrano nella sua attività.
Per questo il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno emanato la Direttiva n.34/2013, nella quale dal 2016 viene imposto agli Stati l'obbligo di redigere un bilancio consolidato che comprenda anche “enti di interesse pubblico” controllati dallo Stato come la Banca d’Italia. Se l’azienda madre, in questo caso lo Stato, ha emesso Titoli di Debito che sono stati acquistati da una sua “controllata”, la Banca d’Italia, questo debito nel bilancio consolidato si annulla.
Detta in parole semplici, è come se il marito è indebitato con la moglie ricca, finché sono sposati ed hanno un bilancio familiare unico, il debito non è mai un problema.
Lo Stato inglese ha già fatto il bilancio consolidato nel 2013-2014, ed hanno scritto nelle note che “i titoli di stato detenuti da entità pubbliche (ndr come la Banca d’Inghilterra) sono eliminati nel consolidamento e rimossi dal bilancio consolidato dello Stato”.

Scusa ma poi alla Banca d'Italia non gli restano in pancia questi Btp?

La Banca d’Italia ha il compito istituzionale di creare denaro per conto dello Stato, e quindi avendo creato questo denaro dal nulla per acquistare i Titoli di Stato, non ha bisogno che gli siano rimborsati alla scadenza, in pratica se lo Stato glielo ordina, li può stracciare. Perchè, come dichiara la Banca d’Italia nel suo sito, "il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria”.
Quindi il valore del denaro creato per acquistare i Titoli di Stato, appartiene allo Stato stesso.

Quali sono gli altri metodi di cui parli?

I metodi che possono essere utilizzati per dare soldi all’economia reale all’interno dei trattati sono sei e li ho illustrati nel dettaglio qui : http://qe4people02.blogspot.it/p/punto-n.html
1 - la BCE può autorizzare gli Stati dell'Eurozona ad aumentare la quantità di moneta metalliche coniate ogni anno, che verrebbero depositate presso le BCN e tramutate in moneta elettronica;
2 - la BCE autorizza le BCN a cambiare in moneta elettronica, Biglietti di Stato emessi dagli Stati, che non sono vietati espressamente dai trattati;
3 - la BCE accredita nuovo denaro elettronico agli Stati, in quanto destinatari ultimi della sovranità monetaria e di tutti i redditi relativi, visto che il TFUE vieta solo gli “scoperti di conto” nell'art.123;
4 - gli Stati creano una moneta elettronica, non espressamente vietata dal TFUE, che può essere utilizzata dai cittadini e dalle aziende tramite carte di credito di Stato;
5 - la BCE accredita denaro direttamente nei conti correnti dei cittadini, che è possibile secondo Peter Praet, membro del Comitato Esecutivo della BCE, perché "darebbe alla gente una parte del valore attuale netto del signoraggio futuro, il profitto che si realizza sulle future banconote" e per signoraggio si intende anche quello primario;
6 - gli Stati creano una moneta a valenza fiscale, che affiancherebbe l'euro, in quanto la sovranità tributaria è ancora di loro competenza esclusiva, tipo i Certificati di Credito o di Riduzione Fiscali.

I soldi che si riuscirebbero a creare con uno di questi metodi dovrebbero essere diretti alla crescita e non al consumo altrimenti poi i benefici spariscono nel lungo periodo. Cosa ne pensi?

Se sono creati senza debito e diretti all’economia reale, producono comunque un aumento dei consumi e quindi della crescita. Secondo me dobbiamo spostare l’attenzione su quale effetto ha nella distribuzione dei redditi: se avvantaggia l’1% della popolazione più ricca non va bene, perché questa categoria sociale utilizza principalmente il denaro ricevuto sui mercati finanziari, ma se invece aumenta il benessere del 99% della popolazione va bene perché in genere questi soldi finiscono per essere spesi nell'economia reale, tanto più quanto il loro reddito è basso.

L'importante mi sembra di capire che i soldi arrivino ai cittadini in qualche modo.

Appunto questo è il concetto del Quantitative Easing for People, il denaro viene creato e può solo avere due canali per arrivare all’economia reale, uno è la spesa pubblica, cioè agevolazioni fiscali, investimenti e opere pubbliche, l’altro è direttamente nelle tasche dei cittadini, cioè reddito di cittadinanza, lavoro garantito, aumento pensioni o addirittura distribuzione del reddito monetario.

Direi che per oggi possa bastare, ma non ti rilassare troppo perché ho ancora tante domande.
Ci sono cose che ancora non mi sono proprio chiare, ad esempio come il signoraggio ci possa essere utile e poi vorrei dei chiarimenti sui 6 punti di cui hai accennato.

Del resto l'appetito vien mangiando!