lunedì 21 marzo 2016

QUANTITATIVE EASING FOR PEOPLE

L'intervista a Peter Praet, membro del Comitato esecutivo della BCE, rilasciata a Ferdinando Giugliano e Tonia Mastrobuoni il 15 marzo 2016 e pubblicata "ridotta" il 18 marzo 2016 dal quotidiano "La Repubblica", contiene una affermazione straordinaria sul Quantitative Easing for People e sul signoraggio monetario.
Vediamo subito la domanda e risposta pubblicata sul sito della BCE (questa la versione integrale in inglese http://www.ecb.europa.eu/press/inter/date/2016/html/sp160318.en.html) :
Ma in linea di principio la BCE potrebbe stampare assegni e inviarli alla gente?
Sì, tutte le banche centrali possono farlo. È possibile emettere moneta e distribuirla alle persone. Questo è "Helicopter Money" (ndr letteralmente Denaro dall'elicottero). L'Helicopter Money darebbe alla gente una parte del valore attuale netto del signoraggio futuro, il profitto che si realizza sulle future banconote.

La domanda è, se e quando è opportuno fare ricorso a tale tipo di strumento che è in realtà una sorta di strumento estremo. Ci sono altre cose che si possono fare in teoria. Ci sono molti esempi in letteratura. Così, quando diciamo che non abbiamo raggiunto il limite nella casetta degli attrezzi, penso che sia vero.

Tralasciamo il fatto che l'intervista riportata nel quotidiano La Repubblica è stata "ridotta" opportunamente o maldestramente (la trovate QUI) concellando proprio la frase sul signoraggio, dimostrando ancora una volta che molti giornalisti o sono incompetenti o sono in malafede, ma in entrambi i casi non fanno informazione corretta.


In realtà la dichiarazione di Peter Praet è rivoluzionaria per due motivi, strettamente interconnessi :
1) Il Quantitative Easing for People, cioè della possibilità di dare i soldi direttamente ai cittadini come soluzione per far risalire l'inflazione, è una manovra possibile per la BCE e prevista nella sua "cassetta degli attrezzi";
2) Dare i soldi ai cittadini equivale ad anticipare loro una parte del signoraggio futuro, cioè il profitto che si realizza sull'emissione delle banconote.
Queste due affermazioni insieme chiariscono finalmente di chi è la proprietà della moneta all'atto della sua emissione, argomento caro a Giacinto Auriti, che ha spinto suo figlio Avv. Filippo Auriti a fare causa nel 2005 alla Banca d'Italia perché non aveva distribuito il reddito da signoraggio al suo cliente De Gaetanis Giovanni, avendo ragione nei primi gradi di giudizio, ma perdendo solo in Cassazione con sentenza n.16751/2006.
Per signoraggio viene comunemente inteso l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta, che nel Medioevo spettavano ai signori feudali di tutta Europa (ndr da qui deriva il termine signoraggio), che cercarono di rendersi indipendenti dai sovrani attribuendosi il diritto di battere moneta e la titolarità dei relativi redditi.
Le dichiarazioni di Peter Praet della BCE dimostrano che il destinatario ultimo del signoraggio sono oggi i cittadini, anche se attualmente in realtà è la BCE che percepisce il "reddito monetario" in prima istanza, per ripartirlo in proporzione alle Banche Centrali Nazionali che lo fanno poi confluire allo Stato attraverso la distribuzione dell'utile.
Il fatto che si ammetta che il signoraggio spetti ai cittadini, mette in luce la contraddizione dei comportamenti della BCE che non si capisce in virtù di quale ragionamento ha utilizzato questo denaro per avvantaggiare le banche ed i mercati finanziari, nella speranza che questi lo utilizzassero positivamente nell'economia reale, quando si poteva più semplicemente metterli direttamente nelle tasche dei cittadini, raggiungendo facilmente gli obiettivi previsti.
Tra l'altro una volta l'emissione monetaria aveva comunque un costo elevato perché era necessario possedere metalli preziosi per coniare le monete prima di metterle in circolazione, ma oggi, con l'emissione di banconote e addirittura di moneta elettronica, questo costo è stato ridotto quasi a zero, permettendo la creazione di grandi quantità di moneta senza eccessivo sforzo.
Se è vero, come dichiara Peter Praet, che il signoraggio monetario spetta ai cittadini, allora ciò significa che anche la proprietà della moneta all'atto della sua emissione è loro, e che le Banche Centrali sono istituzioni di diritto pubblico perché amministrano, creano e gestiscono un bene o uno strumento di cui non sono proprietarie.
Quindi non solo il Quantitative Easing for People è una possibile e concreta soluzione ai problemi generati dalla crisi economica, certamente più efficace delle inutili manovre straordinarie realizzate da Mario Draghi in questi ultimi anni, ma diventa uno strumento che ripristina un diritto che spetta a tutti i cittadini e che è stato accuratamente dimenticato.
Questa soluzione, ipotizzata per la prima volta in Inghilterra da Positive Money ed è stata denominata "qe4people" (www.qe4people.eu/), è diventata una richiesta fattibile e non eludibile che ha costretto la Banca Centrale Europea ad esprimersi in modo chiaro.
Tra l'altro è stato già dimostrato che creare denaro per darlo ai mercati finanziari ed alle banche non è una soluzione che risolve il problema della crisi economica, ma permette solo alle banche ed agli investitori finanziari di guadagnare sempre di più.
Solo mettendo i soldi direttamente nelle tasche dei cittadini europei si avrà la certezza che questi verranno spesi direttamente nell'economia reale e che potranno produrre un aumento dei consumi tale da garantire il raggiungimento dell'obiettivo del 2% di inflazione programmata nel giro di pochissimo tempo.
La domanda spontanea che dovremmo farci, visto che questa soluzione è possibile e raggiungerebbe certamente il risultato auspicato, come mai non è stata fino ad oggi utilizzata ?
Questa riflessione dimostra ancora una volta che la BCE usa il suo potere monetario per fare politica economica in sostituzione degli stati e che il suo obiettivo non è stato fino ad oggi il benessere di tutti i cittadini, ma quello di pochi privilegiati destinatari delle sue ultime manovre.
Se siamo noi cittadini i proprietari della moneta e i titolari del diritto di ricevere i redditi monetari derivanti dalla sua gestione, allora è necessario interrompere le manovre inutili che sono in corso di attuazione e cominciare subito un Quantitative Easing for People che permetta di raggiungere in breve tempo l'obiettivo programmato del 2% di inflazione.
Con l'ultima manovra Mario Draghi ha portato il QE a circa 80 mld di euro al mese, equivalenti per l'Italia a circa 10 mld di euro al mese, che, se invece di acquistare Titoli di Stato fossero corrisposti direttamente ai cittadini, sarebbero pari a circa 150 euro al mese per ogni italiano, vecchi e bambini compresi : questa sarebbe certamente una soluzione che risolverebbe i problemi della crisi economica, rilanciando i consumi ed il PIL, e portando nel giro di poco tempo l'inflazione al 2%.
Tra l'altro potrebbe costituire una soluzione anche per le entrate dello Stato, perché essendo un reddito personale, dovrebbe essere tassato come qualsiasi reddito percepito.
In questa maniera i cittadini più ricchi, andandosi a cumulare questa elargizione con gli altri redditi personali, pagherebbero più tasse, mentre i cittadini più poveri ne pagherebbero meno, permettendo allo Stato di beneficiare di una quota consistente di questo denaro.
In conclusione, la BCE ha chiarito che il signoraggio spetta di diritto ai cittadini e che un eventuale Quantitative Easing for People non è un aiuto alla popolazione, ma è la distribuzione di un reddito che spetta comunque a tutti i cittadini.
Dobbiamo quindi sostenere la campagna Quantitative Easing for People perché è una soluzione che può finalmente risolvere i problemi che abbiamo, facendo capire che abbiamo ancora la nostra sovranità monetaria e che dobbiamo rivendicarla per noi stessi e per il benessere di tutti.  

http://www.qe4people.eu


Articolo di Fabio Conditi